lvctor et emergo


un mesetto fa circa, sono venuti a trovarci un paio di amici e, sapendo tutto lo stress a cui sono stata sottoposta per via dell'operazione, ci hanno offerto di trascorrere una settimana di relax nella loro casa al mare, in Zeeland provincia nel sud-ovest dell'Olanda. Abbiamo subito accettato. 
Sabato scorso, con piccolinis al seguito, siamo partiti direzione mare. 
La casa di Ben e Toos, insieme ad un altro centinaio, si trova nei pressi di Burgh-Haamstede, in un grande parco con annesso frutteto di mele e pere, campi da tennis, piscina e vari parchi giochi per i bambini. Il mare è a due km e ci si può arrivare facilmente anche a piedi o in bici. 
Devo precisare che l'estate di quest'anno è stata ed è pessima: sole con il lanternino, temperature fra i 12°e i 20° (che a me personalmente non dispiacciono), e nuvole e pioggia un giorno sì e l'altro pure (che du' bols). Quindi di andarsi a fare il bagno o prendere il sole neanche a parlarne. Nonostante questo, però, già il fatto di essere a contatto con il mare, mi fà stare bene. Mi sto godendo la natura, i paesaggi che ci circondano e un terapeutico dolce far niente. Passegiate sulla spiaggia, fra le dune, nelle cittadine qui intorno, un pò di uncinetto, lettura e tv. Con questi ritmi lenti e piacevoli trascorrono le mie giornate. Avevo proprio bisogno di rompere la routine e soprattutto di alleggerire il carico in testa.
Oggi, nel tardo pomeriggio, siamo andati a Middelburg, la città natale di mio marito. Ci ero già stata parecchio tempo fa, ma non me la ricordavo per niente così incantevole. Ne sono rimasta affascinata e me ne sono innamorata. 
Ronald, in versione insolitamente romantica, a sorpresa ci ha portato a vedere la casa dove è nato. Era visibilmente emozionato dai ricordi della sua infanzia e mi sono commossa anche io nell'ascoltare i suoi racconti. 
Da lì ci siamo spostati alla ricerca di un parcheggio. Dopo averlo finalmente trovato, ci siamo diretti a piedi verso il centro storico. Siamo entrati da una delle porte dell'antico muro di cinta della città e sono stata immediatamente attratta dallo stemma che troneggiava alla sua testa: un leone rampante coronato, che emerge dalle onde, con sotto la scritta insolita da destra a sinistra LVCTOR ET EMERGO, combatto ed emergo vittorioso. 
Ronald mi ha spiegato che quello è lo stemma araldico della provincia di Zeeland. Il leone, simbolo di forza e protezione, che rappresenta storicamente l'Olanda, in questo caso combatte con le onde ma ne emerge vittorioso. Il motto, riassumerebbe, fra le altre cose, la secolare lotta della Zelanda con il Mare del Nord. Da qui combatto ed emergo, scritto in modo speculare perchè si riflette anch'esso nell'acqua, elemento imprescindibile da questo popolo. 
Semplice ed efficace. Mi ci sono ritrovata in pieno. Ho pensato a come è strana la vita, che con i suoi percorsi casuali, inaspettatamente ci conduce dritta a qualcosa che per noi ha un senso compiuto. 
E mi vengono in mente le parole di Milan Kundera:
«(...) non è vero che un avvenimento è tanto più speciale e unico quanti più sono i casi fortuiti che lo determinano?  
Ciò che avviene per necessità, ciò che ci si aspetta ogni giorno, non ci comunica niente, è muto. Soltanto il caso, essendo pieno di “magia”, ci parla...». 
E io l'ho saputo ascoltare.

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