la mia conclusione

credo di essere arrivata finalmente ad una conclusione. 
Fra il Gastric Bypass e la Sleeve, nonostante io abbia una preferenza istintiva per quest'ultima, razionalmente credo sia meglio il primo. Ma andiamo per gradi.
L'illuminazione, mi è venuta dopo aver letto sul forum dei post scritti dai "vecchietti del bypass", persone operate già da 3 o 5 anni. Ci si confessava che dopo il biennio e la perdita enorme di peso (dai 30 ai 50 kg a secondo della grandezza del peso di partenza), si raggiungeva un plateau e, in alcuni casi, si riprendeva addirittura peso. 
Questa non è stata per me una rivelazione, nè tanto meno una notizia sconvolgente.
Durante l'incontro conoscitivo del mio ospedale, proprio il chirurgo ci aveva messo a conoscenza di questa possibilità che è del tutto fisiologica. Durante i due anni dopo l'operazione, per usare le sue parole, perdiamo peso gratis, senza particolare sforzo. Le entrate sono di gran lunga inferiori a quelle del pre operazione e il nostro corpo non ci permette letteralmente di mangiare di più, questo comporta l'enorme dimagrimento. Dopo questo periodo il nostro organismo, che si è assestato, ritrova un suo equilibrio, anche perchè, se così non fosse, moriremmo letteralmente di stenti. Questo comporta che siamo di nuovo noi in carica e quindi responsabili delle entrate e delle uscite, cioè di quello che mangiamo e di quanto ci muoviamo. 
L'introito alimentare rimane pur sempre molto ridotto, per via della piccola sacca gastrica, ma ci sta un pò di più rispetto all'inizio. Inoltre il senso della fame fà più spesso capolino e si tende a spiluccare di più fra i pasti. Cibi altamente calorici, come gelati, bibite, dolciumi vari, carboidrati semplici, scendono giù facilmente e le dimensioni ridotte dello stomachino non sono di ostacolo.
Si spera, che nell'arco dei due anni, noi si sia abbracciato un nuovo stile di vita e si sia entrati in un circolo virtuoso, che include anche più movimento. Il che circoscriverà l'eventuale aumento fisiologico di peso (che si aggira intorno ai 10 chili) e ci permetterà di rimanere in carreggiata. Se così non fosse, la strada verso l'accumulo sconsiderato è di nuovo riaperta e il risultato fallimentare sarà aver bypassato il bypass!
E' fondamentale sapere che non esiste alcuna operazione che può completamente contrastare gli effetti negativi di un comportamento alimentare distruttivo. La chirurgia bariatrica è solo uno strumento e come con molti strumenti, se non usato correttamente, non è di alcuna utilità. Qualsiasi operazione, solo ed esclusivamente in combinazione con la nostra compliance, ovvero la nostra osservanza delle prescrizioni mediche pre e post-operatorie, garantisce il successo nel processo di guarigione dall'obesità. Questo il mantra da ripetersi a sfinimento!
Sì ma tutto questo cosa c'entra con la mia conclusione? 
C'entra. Questo il mio ragionamento: se con il GB che è ritenuto il gold standard delle operazioni bariatriche, si possono avere questo tipo di ricadute, figuriamoci con la Sleeve che, come operazione a sè stante, è relativamente giovane e, già dai dati che si hanno a disposizione, non ha maturato statistiche soddisfacenti proprio in questo senso.
Mio marito, quando gliene ho parlato, mi ha detto che il ragionamento, alla luce di quanto sappiamo, non fà una piega. Poi facendo l'avvocato del diavolo, mi ha stuzzicato chiedendomi cosa avrei fatto se il chirurgo il 25 prossimo mi avesse detto, considerato il mio profilo medico e psicologico, che per me può anche andar bene la Sleeve. Gli ho risposto che se dovesse davvero farlo, lui sostenitore convinto del GB, io seguirei senza esitazioni il suo consiglio. Ipotesi fantasiose a parte, sulla base di tutte le informazioni che ho raccolto, ora capisco appieno l'insistenza del team verso il Gastric Bypass e le parole dello stesso van de Laar, il chirurgo: "noi preferiamo operare una sola volta e bene!". Come dargli torto?!

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