Tutto è iniziato quando sono emigrata, ed ha preso un'impennata esponenziale durante la gravidanza. Parlo del mio quasi semi permanente stato "commozionale": sì, mi commuovo spesso e per parecchie cose, al di furori delle solite note, intendo.
Una melodia, un paesaggio, una canzone italiana alla radio (anche quelle che non rientrano propriamente nei miei gusti musicali) o il tricolore che sventola, il passaggio di un libro, il gesto gentile di qualcuno, una cartolina, una telefonata, un disegno di mia figlia, una reclame, una foto, una frase, un profumo, una parola, un'immagine...e io vado giù di brividi e lacrimoni.
Saranno gli ormoni in libertà non vigilata, sarà l'età, ma ogni volta mi sorprendo nel mio pianto, tanto che poi sorrido, il tutto come in un concerto solista ma polifonico di emozioni...
Una melodia, un paesaggio, una canzone italiana alla radio (anche quelle che non rientrano propriamente nei miei gusti musicali) o il tricolore che sventola, il passaggio di un libro, il gesto gentile di qualcuno, una cartolina, una telefonata, un disegno di mia figlia, una reclame, una foto, una frase, un profumo, una parola, un'immagine...e io vado giù di brividi e lacrimoni.
Saranno gli ormoni in libertà non vigilata, sarà l'età, ma ogni volta mi sorprendo nel mio pianto, tanto che poi sorrido, il tutto come in un concerto solista ma polifonico di emozioni...
Comments
E' vero, ora che me lo dici, la commozione rassicura anche me...